1. ORA E SEMPRE RESISTENZA - 25 aprile

    AvatarBy UdsNardò il 25 April 2014
     
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    “L'antifascismo civico e sofferto se ne va in punta di piedi e silenziosamente restano i chiacchieroni dell'antifascismo facile; a voi resta l'eredità di continuare l'antifascismo sofferto".
    Diceva così Pantaleo Ingusci, noto scrittore neretino antifascista, presidente dell’associazione provinciale “Perseguitati politici antifascisti”; sicuramente una delle figure più importanti della nostra città, tant’è che, proprio in questi giorni, la scuola media “Dag Hammarskjold” è stata intitolata a lui.
    Quest’anno il 25 aprile ricorre il 69° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
Ricorderemo tutte e tutti coloro che hanno lottato per quella Liberazione, che ci hanno tramandato i valori di democrazia, uguaglianza e giustizia e che ci hanno trasmesso una storia da salvaguardare, valorizzare ed attualizzare.
    Sarebbe dannoso, però, considerare questi valori come acquisiti dalla tradizione politica del Paese e, dunque, non bisognosi di essere portati avanti, difesi e sviluppati. I fenomeni del neo-fascismo e del neo-nazismo sono infatti reali, frutto della decadenza di una società che ha smesso di puntare verso il progresso in nome della difesa dello stato attuale delle cose (piuttosto basso in verità) e che mantiene attraverso l’eliminazione e il rifiuto di ogni elemento diverso da sé: sia esso il migrante, l’omosessuale, l’avversario politico.
    Quello che noi immaginiamo è l’opposto di questa “anti-fede politica”, come Pertini definiva il fascismo: quello che immaginiamo è una civiltà basata su una “fucina di idee” formata dal parere di ogni singola persona: una democrazia, non un’anti-democrazia; una civiltà aperta, non xenofoba e omofobica; un mondo non in fase di stallo, ma in continua evoluzione. Ma soprattutto, quello che noi immaginiamo, per quanto utopistico, è una politica che punti a raggiungere una felicità collettiva ed un esistente dignitoso per tutti.
    Vogliamo lanciare una massiccia campagna culturale in scuole, università e città per smascherare tutte le pratiche antidemocratiche: per farlo, bisogna partire dalle assemblee e dai momenti di riunione presenti nei nostri luoghi di formazione, per arrivare alla città dove la memoria storica dovrebbe essere vista come un ingranaggio collettivo, cancellando qualsiasi scritta che faccia riferimento a queste idee e costruendo dei momenti di più alta democrazia e partecipazione, che il fascismo cerca sempre di annullare!
    Dobbiamo aprire gli occhi e renderci conto tutti insieme che non dobbiamo stare a guardare passivamente mentre gruppi di ispirazione fascista cercano di prendere la nostra città per metterci la loro bandierina. Confidiamo nel nostro Paese, perché è un Paese con alle spalle tante storie di lavoratori sfruttati che si ribellarono ai tiranni e ai padroni, e soprattutto il nostro è un Paese che si fonda su una salda comunità antifascista.
    Non è mai finito il tempo della Resistenza: è sempre ora!
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    Edited by UdsNardò - 1/5/2014, 17:03
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