1. IL 13 MAGGIO BOICOTTA I TEST INVALSI!

    AvatarBy UdsNardò il 9 May 2014
     
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    Anche quest’anno, il 13 maggio, migliaia di studentesse e studenti italiani affronteranno le ormai arcinote nonché discusse, prove INVALSI.
    Si tratta di test ministeriali somministrati alle classi seconda e quinta elementare, terza media e seconda superiore. Le prove sono costituite fondamentalmente da domande a risposta multipla riguardo argomenti di italiano e matematica.
    Lo scopo del MIUR sarebbe quello di analizzare statisticamente il livello di apprendimento degli studenti italiani e più in generale la qualità del nostro sistema di istruzione.
    Tuttavia, sono molti i dubbi legati all’efficacia e alla reale funzionalità di questi test.
    I test INVALSI infatti, essendo uguali per tutto il territorio nazionale, non prendono in considerazione il fatto che tra una scuola e un’altra vi possano essere delle sostanziali differenze e che la preparazione per tali prove sottrae ore all’insegnamento.
    Accade spesso infatti che le domande riguardino argomenti del programma scolastico, che in alcune classi non sono stati ancora affrontati. Senza considerare gli enormi finanziamenti da parte dello Stato, che si aggirano intorno ai 14 milioni annui, è ancora più importante far capire quale sia il modello di sapere che questo tipo di prove introducono: nei test, che prevedono delle risposte multiple, non vi è lo spazio per alcuna forma di commento, critica o espressione del pensiero personale dello studente (esattamente come fanno i test di ingresso all'università) e ciò rende evidente che agli occhi delle istituzioni, abilità quali il senso critico e la capacità di analizzare e valutare la realtà, siano competenze di poco conto.
    Le prove INVALSI inoltre, promuovono una mentalità fondata sulla competizione tra scuole e sulla valutazione degli studenti secondo criteri e parametri scelti arbitrariamente. Non possiamo arrenderci all’idea di una scuola impostata sui metodi delle INVALSI, che diffonda un’istruzione nozionistica e avulsa dalle disuguaglianze socio-economiche esistenti tra gli studenti, ma al contrario dobbiamo imporci, costruendo delle alternative che valorizzino le capacità critiche esclusive e differenti per ogni singolo studente. Un mezzo concreto con cui possiamo opporci a questo modello di scuola, in cui gli studenti sono numeri e non persone, è il semplice boicottaggio delle prove. È quindi importante ricordare che i test INVALSI non sono assolutamente obbligatori, essendo teoricamente svolti a scopo statistico, pertanto gli studenti che decideranno di affiancarci in questa protesta non potranno essere in alcun modo lesi.

    Per invalidare la prova basta danneggiare il codice a barre, oppure consegnare i fogli in bianco; è preferibile tuttavia, non rispondere ai quesiti in modo errato, in quanto la correzione del test avverrebbe comunque.

    Facciamo appello alle realtà del mondo scolastico, agli studenti e ai docenti tutti: fermiamo la standardizzazione dei saperi, rivendichiamo e pratichiamo modelli di altra-valutazione!

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    Edited by UdsNardò - 13/5/2014, 16:20
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