1. LETTERA CONTRO IL RADUNO DI CASAPOUND A LECCE: APPELLO AL SINDACO PERRONE

    AvatarBy UdsNardò il 17 Aug. 2014
     
    0 Comments   286 Views
    .
    Rappresentanti di associazioni, dell'Università, amministratori, politici, società civile chiedono al sindaco di Lecce che venga negata a CasaPound la possibilità di organizzare manifestazioni sul suolo pubblico cittadino.

    Consiglieri comunali, professori dell'Università del Salento, esponenti politici e della società civile, presidenti di associazioni. Queste le firme a calce della lettera che chiede al sindaco di Lecce Paolo Perrone di negare l'autorizzazione per qualsiasi manifestazione pubblica a CasaPound.
    A Lecce, per il mese di settembre, è previsto il raduno nazionale dell'organizzazione e la richiesta, giunta oggi sia a Perrone che agli altri sindaci della provincia di Lecce, pone l'accento su quella che sarebbe la vera natura di CasaPound.

    Ecco il testo integrale della lettera:

    Egregio sindaco di Lecce
    Per riaffermare una cultura della democrazia

    L’organizzazione CasaPound è un’organizzazione d’ispirazione dichiaratamente fascista e di stampo xenofobo, violento, razzista ed eversivo.
    Interesse di questa organizzazione non è, nell’imperante crisi che il nostro paese sta vivendo, crisi sociale, politica, culturale, ideologica, agire il conflitto, intercettarlo e incanalarlo proattivamente per la soluzione di criticità e l’individuazione di forme di welfare alternative, ma utilizzare il malcontento e la rabbia per diffondere le leggi dell’annientamento e della sopraffazione, utilizzare facili populismi che trovano terreno fertile in una situazione di tagli, aumenti di tasse, licenziamenti e fallimenti, personali e collettivi, per alimentare e diffondere la paura e una pericolosa chiave di lettura che propone l’immigrato, il diverso, come il responsabile delle proprie insicurezze; quel diverso che così facilmente diventa il capro espiatorio ideale, vittima di oppressione e repressione, personalizzazione di responsabilità che la negazione dell’autodeterminazione non risolverà certamente.
    Dai rastrellamenti, le rappresaglie, le deportazioni e uccisioni di ieri fino alle aggressioni, gli accoltellamenti squadristi, gli assalti armati agli spazi sociali di oggi, il risultato della presenza dei neo fascisti e neo nazisti in città ha la stessa preoccupante e inaccettabile prospettiva. Fascismo e nazismo anche oggi vogliono dire odio nei confronti del diverso per fomentare guerra tra poveri, negazione delle libertà, individuali e collettive.
    Dal 2002 ad oggi l’organizzazione dei “fascisti del nuovo millennio” ha implementato le proprie attività raggranellando sostenitori e socializzando exploit violenti. Mimetizzati, sono scesi nelle strade intercettando strati sociali diversi, aiutati dall’indifferenza imperante. Negli ultimi anni la spirale di violenza di matrice fascista cresce esponenzialmente su tutto il territorio italiano, indiscriminatamente nelle piccole come nelle grandi città. Dal 2008 al 2010 nella sola capitale gli episodi di aggressioni violente a militanti ed esponenti di associazioni di sinistra o dei diritti del popolo LGBT sono 250.
    Una recrudescenza di violenze pericolosa per tutti, che ingenera un ulteriore senso di insicurezza nelle vite di tutti. L’odio indiscriminato
    Il nucleo del fascismo è l’odio indiscriminato per tutto ciò che è altro/a da sé. E’ quello stesso fascismo che parla di sicurezza delle strade e organizza corsi di difesa che in realtà sono corsi di iniziazione alle armi e alla violenza (non si è mai vista l’autodifesa con coltelli e mazze ferrate). E' quello stesso fascismo che arma le mani e le teste di chi vede nell'autodeterminazione di donne, gay, lesbiche, trans, nell'esistenza di altre culture (rom, rumeni oggi, musulmani, albanesi ieri) un nemico e un capro espiatorio; è quello stesso fascismo che su vari territori è fortemente sospettato di instaurare legami con clan mafiosi.
    E quella stessa organizzazione, CasaPound, alla quale, proprio in questi giorni, viene contestata l’associazione a delinquere ai fini della sovversione dell’ordine democratico.
    E’ proprio in virtù di questo reale pericolo per tutti i cittadini e per la democrazia stessa che le forze democratiche e antifasciste che operano attivamente sul territorio nazionale per la costituzione di città aperte e plurali

    CHIEDONO

    che non venga mai e in nessun caso consentito di svolgere alcuna iniziativa di CasaPound o di alcun movimento legato ad apologie del fascismo negli spazi pubblici e ad uso della cittadinanza, dal momento che vorrebbe dire legittimare un’organizzazione xenofoba razzista violenta ed eversiva.

    Lecce, 17/08/2014

    Anna Caputo, presidente ARCI; Maurizio Nocera, segretario ANPI; Antonella Cazzato, per la segreteria CGIL; Silvia Carrozzo, coordinatrice Link Lecce; Alessia Bleve, spazio sociale ZEI; Enrico Consoli, ADI Lecce; Rosi Bove D’Agata, sportello immigrazione; Ada Donno, Casa delle donne; Alessandro Presicce, presidente provinciale Adoc; Katia Lotteria, rete antirazzista Salento; Lucia Caretto, vicesindaco Trepuzzi; Vincenzo Candido Renna, consigliere comunale Copertino; Carlo Salvemini, consigliere comunale Lecce Bene Comune; Alberto Maritati, senatore della Repubblica; Gabriele Molendini, coordinatore Lecce Bene Comune; Salvatore Piconese, segretario provinciale PD; Roberta Forte, segretario PRC; Anna Cordella, coordinatrice provinciale SEL; Piero Manni, editore; Chino Salento, operatore culturale; Silverio Tomeo, saggista; Rosamaria Lettieri, Casa delle donne; Diego Dantes, Assemblea nazionale PD; Maria Rita dal Prete, consigliere comunale Trepuzzi; Luca Ruberti, ANPI Lecce; Pierluigi Melcarne, presidente ILSE culture a sud est; Paolo Paticchio, presidente di Terra del Fuoco Mediterranea; Antonio Ciniero, rete antirazzista Salento; Angelo Salento, Università del Salento; Fabio De Nardis, Università del Salento; Stefano Cristante, Università del Salento; Guglielmo Forges Davanzati, Università del Salento; Antonella Rizzo, ricercatrice indipendente; Mimmo Pesare, Università del Salento; Gaetano Bucci, Università di Bari; Franco Chiarello, Università di Bari; Irene Strazzeri, Università di Foggia; Paola Fracella, coordinatrice Unione degli Studenti prov. Lecce; Gloria Crisogianni, coordinatrice Unione degli Studenti Nardò
      Share  
     
    .