1. 22 marzo- Radici di memoria frutti d'impegno

    AvatarBy UdsNardò il 5 Mar. 2014
    0 Comments   80 Views
    .
    Anche quest’anno Libera-nomi e numeri contro le mafie- organizza a Latina la XIX giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di ogni mafia. Lo slogan di quest’anno è:“radici di memoria, frutti d’impegno” questo ci porta a pensare al tema delle agromafie e del caporalato, molto sentito nella provincia di Latina che occupa più della metà dei lavoratori irregolari immigrati di tutto il Lazio. Ma in quale altro territorio questi temi sono presenti nella stessa maniera? Da noi, nella nostra città e nelle nostre campagne dove ogni anno trovano lavoro in condizioni disumane centinaia di lavoratori migranti. Ogni anno il loro arrivo viene considerata un’emergenza da parte delle istituzioni alla quale però non si riesce a porre rimedio o perché si evita il problema o perché ci si è accorti della situazione troppo tardi. C’è qualcuno però che questa situazione la conosce e la gestisce da anni ormai: i cosiddetti “caporali” che fanno stare i lavoratori in condizioni al limite dell’umano con scarsi servizi igienico-sanitari, dentro a rustici sparsi nelle campagne, facendo pagare loro il cibo e il trasporto verso la campagna (quando non ci devono arrivare a piedi) oppure facendo lavorare 10 persone con un solo contratto.
    Sotto questi e sotto tanti altri aspetti la nostra provincia è molto simile a quella di Latina, un territorio ricco di ingiustizie e in cui la criminalità esiste e prolifera nel silenzio delle persone.
    Crediamo che per sconfiggere le mafie sia indispensabile che ognuno di noi si metta in gioco e proponga un cambiamento culturale che parta soprattutto dai luoghi di formazione. Crediamo che le mafie distruggano il territorio in cui abitiamo e la nostra vita, per questo mobiliteremo quanti più studenti dal nostro territorio per accorrere a Latina e affermare il nostro volere: un futuro più libero e dignitoso!

    STIAMO ORGANIZZANDO DEI PULLMAN CHE VANNO E VENGONO DA LECCE A LATINA IN GIORNATA PER LA CAROVANA, SE SEI INTERESSATO, CONTATTACI!

    3277414003 - Gloria
    3881597656 - Iole
    3315998198 - Martina

    Edited by UdsNardò - 5/3/2014, 14:48
    Last Post by UdsNardò il 5 Mar. 2014
    .
  2. Ancora fondi alle private?

    AvatarBy UdsNardò il 2 Mar. 2014
    0 Comments   58 Views
    .
    Pochi giorni fa il neo-ministro all’istruzione Stefania Giannini ha dichiarato di voler assegnare ulteriori fondi alle scuole private perché “le scuole statali e queste dovrebbero avere eguali diritti”. Ora, sia l’UDS sia gran parte della popolazione italiana si sono sempre mostrate contrarie allo spreco di soldi che vengono “regalati” a privati togliendoli al bene pubblico, non da ultimo il risultato del referendum di Bologna. Questa volontà si può quindi spiegare in tre modi diversi: o la gente è sorda; o il governo Renzi non ha davvero intenzione di puntare a risanare la scuola, come più volte dichiarato; oppure si crede che questo gesto sia davvero utile per la società, affinché si arrivi ad un’uguaglianza tra tutti i ceti sociali.

    Lungi da noi dubitare dell’onestà intellettuale delle persone, partiremo dal presupposto che quest’ultima terza opzione sia quella giusta e la criticheremo con le parole più semplici possibili al fine di evitare incomprensioni di ogni genere. Ignorare il dato che, ad oggi, le scuole private operino in condizioni strutturali ed economiche superiori a quelle delle scuole statali, significa ignorare le politiche degli ultimi anni, caratterizzate da tagli all’istruzione pubblica, continui proclami di fronte agli innumerevoli casi di edilizia scolastica fatiscente, ai quali non è seguita alcuna azione concreta, dequalificazione e declassamento (per usare un termine caro alla finanza ed agli ultimi governi) dell’istruzione come unico strumento per avviare quel cambio di rotta necessario al Paese, e mancanza totale, infine, di qualsiasi discussione relativa alla condizione in cui versano scuola pubblica, strutture scolastiche e programmi ministeriali. Questo ennesimo regalo fatto alle scuole non statali vuol dire solo una cosa: continuare a far andare avanti chi già è in una posizione privilegiata e lasciare indietro chi continua ad annaspare per la sopravvivenza.

    È palese, quindi, come un’effettiva emergenza nella disparità dei diritti tra i due tipi di scuole ci sia davvero, ma in senso opposto a quello che la Giannini ipotizza, rendendo inaccettabile quest’ulteriore tentativo di mantenere il sapere in una ristretta cerchia d’elite come più volte Scelta Civica, partito di cui la ministra è segretaria, ci ha dimostrato di voler fare. Ci chiediamo, inoltre, quale sia la volontà del nuovo Ministro dell’Istruzione e cosa ci aspetti da affrontare nel prossimo anno: come i precedenti, infatti, il nuovo MIUR non dimostra di avere intenzione di aprire gli occhi e vedere effettivamente in quale condizione versa la scuola pubblica, continuando così ad andare a tentoni con riforme unilaterali, che in genere vedono le nostre scuole o privatizzate o “tagliate”, sperando di riuscire a fare qualcosa di buono prima o poi.

    E con questi 223 milioni di euro in aggiunta ai 260 già previsti per quest’anno scolastico e ...

    Read the whole post...

    Last Post by UdsNardò il 2 Mar. 2014
    .
  3. La terza morte della democrazia

    AvatarBy UdsNardò il 15 Feb. 2014
    0 Comments   111 Views
    .
    Correva il quinto secolo a.C., nella ridente cittadina di Atene i cittadini andavano a votare per decidere di alcune questioni inerenti alla vita della polis. Benché venisse usato un sistema di voto rudimentale, basato su vasi e sassi, questa forma di democrazia diretta è quanto di più efficace e, se visto in relazione all’attuale situazione politica, necessario che oggi dovremmo imparare dalla storia.

    Alle ennesime dimissioni di un Presidente del Consiglio, infatti, possiamo benissimo osservare come le propensioni del Presidente/Monarca della Repubblica non siano quelle di tornare alle urne per scegliere il nuovo premier, ma di ignorare questo passaggio e scegliere egli stesso, per la terza volta in due anni, il massimo esecutivo dello Stato. A questo punto la domanda al Signor Napolitano sorge spontanea:<< Presidente, ma la sua veneranda età di ben 89 anni le ha fatto dimenticare i meccanismi di un’Italia che lei stesso ha visto nascere? Ha dimenticato di essere vissuto quando veniva scritto che “l’Italia è una Repubblica democratica"?>>. Comprendiamo benissimo che, per quanto sia diventata un tema monotono e assorbito da tutti come una normalità verso la quale non ci si dovrebbe neanche lamentare, la triplice crisi economica, politica e culturale c’è, ed è un problema che va affrontato con la massima cura; questo però non deve autorizzare ad instaurare una dittatura su modello romano accentrando il potere per risolvere la questione in breve periodo: ogni decisione che tocca la vita di 60 milioni di persone deve essere trattata con estrema delicatezza, ed è quindi inconcepibile che gravi sulle spalle di una sola persona in quanto sarebbe la massima negazione del concetto di democrazia e l’apoteosi di un’oligarchia plutocratica, se non proprio una monarchia.

    Inoltre, giusto per ripetere più volte la parola “democrazia”, in base a questa si può anche criticare la validità del principale candidato ad assumere la carica vacante: Matteo Renzi. Idolo delle masse al pari di una rockstar, l’ex sindaco di Firenze assume la posizione di segretario del PD in seguito alle primarie di dicembre prevalendo sugli avversari Cuperlo e Civati. Ora,partendo dal ragionamento che, almeno secondo wikipedia, la “D” di “PD” sta per “democratico”, si arriva a dire che, teoricamente, le primarie del PD dovrebbero essere un processo democratico, riteniamo comunque che questa sia un’affermazione opinabile: qualcuno potrebbe infatti dire che poco importa, nelle primarie, del parere dei votanti, ma che siano solo una tattica per riempire le casse del partito con i due euro necessari a votare; quindi, se il voto è un diritto e per votare occorre pagare, ne consegue che il concetto di voto è sublimato, riducendo quel gesto ad una semplice donazione volontaria al PD. Ma consideriamo un momento, se non altro per necessità retoriche, che sia un voto effettivamente necessario per gestire le questioni interne al partito, la definizione di questo che il dizi...

    Read the whole post...

    Last Post by UdsNardò il 15 Feb. 2014
    .
  4. Arriva a Galatone l'O.P.S.

    AvatarBy UdsNardò il 10 Feb. 2014
    0 Comments   141 Views
    .
    "Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia."
    È partendo da questa riflessione di Enrico Berlinguer che il 5 febbraio, a Galatone, grazie all'iniziativa di alcuni studenti, è nato l'O.P.S. (Obbiettivo Partecipazione Studentesca).
    Questo collettivo studentesco ha come scopo quello di riportare l'Unione degli Studenti nel territorio galatonese per dare voce ai giovani il cui parere viene spesso sottovalutato.
    Per questo è importante creare un luogo di incontro per fare comunione di idee; citando Che Guevara: "Ricordatevi che l'importante è la rivoluzione e che ognuno di noi, solo, non vale nulla."
    Pertanto invitiamo tutti a prendere parte al nostro progetto volto ad una partecipazione attiva alla vita cittadina per creare l' alternativa.
    Al lavoro, allo studio, alla lotta.

    Per info:
    Pagina FB " Obbiettivo Partecipazione Studentesca- Galatone
    Alberto: 3277070232, Giorgio: 3278117381.
    Last Post by UdsNardò il 10 Feb. 2014
    .
  5. Quel contributo è realmente "volontario"?

    AvatarBy UdsNardò il 9 Feb. 2014
    0 Comments   285 Views
    .
    Come ogni anno arriva il periodo delle tasse scolastiche,si inizia a chiedere agli studenti di pagare per poter frequentare la scuola l’anno successivo e, come sempre, viene chiesta una “tassa” che va da qualche decina di euro alle centinaia. Questo però stona con gli ideali di scuola “pubblica, libera e gratuita”, che da sempre vengono insegnati agli studenti, come si spiega quindi una “tassa” simile?
    Questa ha origine nel 2007, nell’era dei tagli ai beni pubblici già più che inoltrata: anziché assegnare fondi all’istruzione, il governo disse alle singole scuole: ”Se volete soldi, trovateveli” e concesse loro la possibilità di chiedere alle famiglie un contributo volontario per finanziare dei miglioramenti come quelli al PoF o alla strumentazione tecnologica. Evidentemente però quel “volontario” non fu sufficientemente enfatizzato, e quando il contributo diventò la principale fonte di guadagno delle scuole, si iniziò a spacciarlo come una tassa obbligatoria e ancora oggi, oltre alle normali spese per il corredo scolastico, le famiglie si trovano costrette a dover pagare questa contributo non obbligatorio, a volte anche di centinaia di euro, che non sempre viene usato per favorire la condizione degli studenti.
    È inaccettabile che esista ancora una logica della “scuola-azienda” che ha il solo fine di far soldi:
    Lo stato deve finanziare adeguatamente l’istruzione, e non lasciare che gli istituti debbano autofinanziarsi.
    Le scuole devono sottolineare all’atto d’iscrizione che le uniche tasse obbligatorie sono quelle di 15,13 e 6,04€ il penultimo anno di scuola e di 15,13 l'ultimo
    I fondi ottenuti dal contributo devono essere usati unicamente per migliorare la qualità della scuola e non per il suo funzionamento ordinario, questa deve inoltre fornirne preventivamente la finalizzazione.
    Vogliamo che gli articoli 3,33 e 34 della costituzione siano ancora validi: che davvero la Repubblica rimuova gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano lo sviluppo della persona umana; che l’arte e la scienza siano davvero libere e che libero ne sia l’insegnamento; e che davvero la scuola sia aperta a tutti!

    Last Post by UdsNardò il 9 Feb. 2014
    .
  6. Ecco i fascisti del terzo millennio.

    AvatarBy UdsNardò il 9 Feb. 2014
    0 Comments   543 Views
    .
    Da che mondo è mondo e da che politica è politica, la rivalità tra sinistra e destra c’è sempre stata, se però la prima ha sempre cercato un dialogo per risolvere i problemi dell’opposizione, l’estremismo della seconda ha troppo spesso cercato di eliminare i nemici piuttosto che affrontarli. Si pensi ad esempio a Matteotti: contestate le “elezioni” fasciste di Mussolini, venne ritrovato morto in un bosco; o anche al movimento della Rosa Bianca in Germania: un gruppo di studenti che, dopo un anno di proteste contro il nazismo, venne arrestato, torturato e condannato a morte.
    Ma fortunatamente omicidi politici di questa portata esistevano solo all’epoca dei regimi totalitari: la società si è evoluta da allora, l’istruzione e la storia hanno creato nella maggior parte delle persone una repulsione verso la violenza e l’intolleranza di tal genere. Non si può dire però che l’estrema destra non esista più: per quanto sia anticostituzionale la restaurazione del fascismo in Italia, oggi abbiamo partiti e movimenti dichiaratamente fascisti che vivono e si formano nelle nostre città, e i modi di agire di questi sono diventati più “cattivi” che mai. A Nardò ad esempio si può osservare la loro immensa mente criminale quando, consapevoli dell’esistenza di una forte opposizione quale l’Unione degli Studenti, hanno avuto l’idea diabolica di tentare di zittirci bloccando la nostra sede con un catenaccio e mandando un messaggio intimidatorio di un elevato spessore linguistico e contenente tutti gli argomenti di dibattito del neo-nazista medio, ovvero:” voi non contate un cazzo, nazismo per sempre”.
    A onor del vero bisogna dire che, in parte, l’illustre mente che ha escogitato tutto ciò ha ottenuto quel che voleva. La riunione settimanale dell’UdS è stata ritardata di addirittura un’ora e mezza, non tanto per il tempo impiegato a rompere il catenaccio, ma per tutte le risate e le teorie complottiste emerse da questo gesto, si è arrivati a dare la colpa al fantasma di Hitler, ai rettiliani, o anche ai massoni.
    In conclusione, ringraziamo l’anonimo autore del gesto per averci regalato un’ora di risate, lo invitiamo comunque ad un dialogo molto più costruttivo su quelle che potrebbero essere le nostre divergenze, e ci mostriamo disponibili a chiarire la nostra politica sociale a chi, evidentemente, non l’apprezza e ne preferisce invece una basata sul ragionamento infantile del “dare la colpa agli altri” per tutti i problemi, siano essi l’opposizione o chiunque sia diverso.



    Edited by UdsNardò - 9/2/2014, 13:45
    Last Post by UdsNardò il 9 Feb. 2014
    .
  7. Nasce il Comitato NoCap

    AvatarBy UdsNardò il 28 Jan. 2014
    0 Comments   147 Views
    .
    Da troppi anni ormai nelle nostre campagne si vedono centinaia di persone arrivare con un misto di speranza, rassegnazione e paura dipinto sul volto: centinaia di lavoratori che da li a poco si ritroveranno in condizioni disumane, vittime del caporalato, in un paese in cui l’ingiustizia e l’illegalità la fanno da padrone a pochi chilometri dalle nostre case. E da troppi anni questo fenomeno continua ad essere banalizzato ed ignorato, impegnando minimi fondi per “provvedimenti fantoccio” rivelati poi inutili, spendendo buone parole che non rispecchiano la natura delle azioni,.
    Quello che abbiamo sotto agli occhi non è altro che schiavitù, sfruttamento e perché no, criminalità organizzata. Non possiamo non rivendicare che ogni migrante è un essere umano e dev’essere considerato come tale, che non merita però la semplice carità dettata da un rimorso occasionale, ma a cui va garantita un’assistenza completa che non solo veda soddisfatte le esigenze dei lavoratori, ma che li aiuti ad integrarsi in una società multietnica e cosmopolita che garantisca il rispetto dei diritti umani.
    Da queste condizioni si rende necessaria la fondazione di un Comitato cittadino contro il caporalato al fine di costruire un piano che individui soluzioni concrete al problema.
    E’ inutile negarlo: il caporalato è il primo responsabile della situazione di illegalità che coinvolge anche la reputazione di molte realtà a noi vicine e in particolare della nostra Nardò che continua a vantare una medaglia d’oro al merito civile per un’accoglienza che è ormai evidentemente passata di moda.
    Si sente tanto la necessità di nascondere la polvere sotto al tappeto per non sporcare l’immagine di questa città, che invece è già sporca del sudore e del sangue di chi ogni anno si ritrova senza diritti e senza voce proprio nella città dell’accoglienza.
    Da anni ci siamo impegnati in una campagna di sensibilizzazione fuori e dentro le scuole e finalmente oggi l’Unione degli Studenti Nardò si è fatta pietra fondante dell’iniziativa, insieme a Libera, Emergency e Circolo Noveaprile con cui ha discusso nella prima riunione del Comitato definendo struttura, obiettivi e campo d’azione di questo ed invita tutte le associazioni, i partiti politici e i singoli cittadini sensibili a questo tema ad aderire al Comitato, senza badare al colore delle bandiere, uniti solo da quello che è l’obiettivo comune.
    Chiediamo a tutti di lottare al nostro fianco, anche solo in nome di un sentimento che sembra dimenticato: umanità.

    Per essere aggiornati su iniziative, riunioni e quant’altro inviare un’email all’indirizzo
    [email protected]

    Altri contatti:
    www.facebook.com/udsnardo
    [email protected]
    Last Post by UdsNardò il 28 Jan. 2014
    .
  8. F.A.Q.

    AvatarBy UdsNardò il 27 Jan. 2014
    0 Comments   150 Views
    .

    Nella tua scuola c'è qualcosa che ti dà problemi? In questa pagina troverai tutti i consigli e la legislazione necessaria per risolvere.



    Non mi viene concessa l'assemblea di classe o d'istituto.

    Nessuna delle due può essere negata in quanto garantite dall'articolo 2 comma 9 dello statuto degli studenti (dpr 249/98).

    Mi viene imposto il contributo volontario.

    La possibilità di richiedere un contributo volontario è data alle scuole dall'articolo 13 comma 3-b della legge 7/2007, che lo concede qualora questo sia usato per migliorare il Piano di Offerta Formativa, per l'edilizia scolastica o per l'innovazione tecnologica, sottolinea inoltre come questo sia "liberale" e quindi non obbligatorio.

    Non mi viene concesso il comitato studentesco.

    Il comitato studentesco è garantito dall'articolo 13 comma 4 del D.l 297/94 e dall'articolo 4 comma 4 del D.p.R. 567/96. È garantita inoltre la possibilità di usare i locali scolastici con l'articolo 2 comma 10 dello statuto degli studenti.

    Nella mia scuola non ci sono corsi pomeridiani.

    Se la tua scuola non organizza corsi pomeridiani puoi farlo tu ricorrendo all'articolo 4 comma 2 e 3 del D.p.R. 567/96, che dicono rispettivamente che le iniziative complementari dell'iter formativo possono essere proposte anche da un gruppo di almeno 20 studenti o da associazioni studentesche al Consiglio d'Istituto; e che queste "debbono indicare le risorse finanziarie e il personale eventualmente necessario per la loro realizzazione. Alle iniziative possono essere destinate risorse disponibili nel bilancio delle istituzioni scolastiche, anche provenienti da contributi volontari e finalizzati delle famiglie". Secondo l'articolo 1 comma 1-bis della stessa legge inoltre, ogni corse è coperto dalla normale assicurazione scolastica.

    Sono stato punito perché ho partecipato ad una manifestazione

    Il diritto di manifestazione pacifica del proprio pensiero è garantito dall' articolo 4 comma 4 dello statuto degli studenti; dall' articolo 21 della costituzione della Repubblica italiana; dall' articolo 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell uomo; dall'articolo 10 comma 1 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell' uomo e delle libertà fondamentali.

    La mia scuola non mi fornisce documenti come il POF o lo statuto.

    Entrambi documenti che la scuola dovrebbe fornire all'atto di iscrizione secondo l'articolo 6 comma 2 dello statuto degli studenti.

    Nella mia scuola il parere dello studente non ha valore.

    Il parere dello studente è alla base della convivenza scolastica secondo quanto detto dall'articolo 2 comma 3...

    Read the whole post...

    Last Post by UdsNardò il 27 Jan. 2014
    .
  9. Piccoli problemi di routine…

    AvatarBy UdsNardò il 27 Jan. 2014
    0 Comments   177 Views
    .
    La storia si ripete. E le persone non imparano dagli errori.
    E’ ancora una volta il caso della mancata fornitura di gasolio nella sede del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane G. Galilei in via Ferri.
    I ragazzi hanno iniziato stamattina uno sciopero bianco con l’intento di proseguirlo fino all’arrivo del carburante che manca da ben due settimane impedendo così di accendere l’impianto di riscaldamento della scuola e costringendo i ragazzi a fare lezione al freddo e indossando i giubbotti per tutta la durata della giornata scolastica. Lezioni ovviamente poco seguite e disturbate a causa delle basse temperature registrate questi giorni.

    Ma stavolta di chi è la colpa di questa mancanza? non del personale della nostra scuola che ha rispettato le scadenze, presentando in tempo (due settimane fa) la richiesta per il rifornimento alla Provincia che a sua volta avrebbe dovuto contattare l’azienda di riferimento.

    Allora perché il gasolio è ancora assente? I professori del liceo hanno più volte sollecitato chi di dovere. Infatti, quasi sicuramente risulta essere una mancanza della Provincia, che non ha ancora commentato pubblicamente il fatto.

    In risposta a questa situazione gli studenti del liceo, aiutati dall’Unione degli Studenti Nardò e coordinati dai loro rappresentanti di istituto, hanno deciso di muoversi con questo gesto puramente simbolico.
    Ricordiamo che non è la prima volta che questo fatto accade, anche due anni fa, nelle stesse circostanze gli studenti decisero di scioperare armati di Plaid e coperte.
    Non possiamo accettate che questa situazione si verifichi puntualmente di anno in anno, chiediamo risposte e che il problema si risolva in maniera definitiva, per quest'anno scolastico e anche per gli anni a seguire.

    I rappresentanti di istituto
    l'Unione degli Studenti Nardò

    Edited by UdsNardò - 27/1/2014, 13:37
    Last Post by UdsNardò il 27 Jan. 2014
    .
  10. Il caso marò arriva a Nardò, ma con qualche "piccolo" problema

    AvatarBy UdsNardò il 25 Jan. 2014
    0 Comments   394 Views
    .
    Prefazione (meglio prevenire che curare): la fonte di ogni fatto, dichiarazione o notizia riportata in questo comunicato, è fornita a conclusione dello stesso.

    Siamo decisamente sconvolti nell’apprendere che Andare Oltre e CasaPound Lecce abbiano organizzato un presidio, il 26 Gennaio, in difesa dei due marò italiani detenuti in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati.

    Non vogliamo in alcun modo entrare nel merito del processo, del diritto internazionale e di qualsiasi altra questione giuridica, per la quale chi di competenza si è già abbondantemente mobilitato. Da parte nostra, anzi, esprimiamo solo la speranza che il processo, ovunque si tenga, possa svolgersi secondo giustizia. Più di questo non possiamo dire: non siamo esperti, non siamo giudici né avvocati e non possiamo, dunque, esporci condannando o assolvendo l’una o l’altra parte.

    Notiamo, tuttavia, anche in base a varie dichiarazioni sui social network, che esponenti di entrambi i “movimenti” hanno già sentenziato e deciso colpevoli e vittime. Beati loro, che riescono a fare chiarezza su una questione così delicata e sulla quale i massimi esperti (quelli veri e certificati) ancora non sanno dare una risposta.

    Crediamo, però, sia necessario e doveroso provare ad abbattere alcune argomentazioni utilizzate in difesa di questa iniziativa, basata, da quanto si apprende leggendo i vari commenti susseguitisi in questi giorni, sulla perizia di un “ingegnere” italiano, tale Luigi di Stefano, intervenuto in tutta Italia, e negli ultimi giorni a Galatone, per sostenere l’innocenza dei due marò.

    Tale “ingegnere" ha presentato la sua controperizia anche in Parlamento Italiano, nonostante qualcuno facesse notare che il Governo aveva già inviato due esperti in India per fare i dovuti accertamenti e quindi si chiedesse perché ascoltare questo fantomatico ingegnere. Domande che non hanno mai avuto risposta.

    Tralasciando il fatto che il Governo Italiano abbia “donato” 300mila euro (10 milioni di rupie) alle famiglie dei due pescatori uccisi, che successivamente hanno ritirato la loro denuncia; che i due marò non hanno passato un solo minuto in carcere e che sia difficile stabilire il confine oltre il quale lo Stato passa, come sostenuto da qualcuno, dalla “dovuta tutela” alla “protezione a torto”, chi è esattamente Luigi di Stefano? Girovagando per il web (vogliamo ricordare che Google è sempre nostro amico, ma non è un "comunista mangia-bambini”) si scoprono notizie sconcertanti. Lo stesso Di Stefano, infatti, in un’intervista, dopo varie arrampicate sugli specchi, ha dichiarato di non essere un ingegnere e che il suo titolo è solo “un vezzo” (per la Legge Italiana questo sarebbe un reato, ma vabbè). Infatti, la sua laurea gli è stata conferita dalla Adam Smith University of America, un notissimo diplomificio non accreditato negli Stati Uniti, diretto da un certo Donald Grune...

    Read the whole post...

    Last Post by UdsNardò il 25 Jan. 2014
    .