Rappresentanti di associazioni, dell'Università, amministratori, politici, società civile chiedono al sindaco di Lecce che venga negata a CasaPound la possibilità di organizzare manifestazioni sul suolo pubblico cittadino.
Consiglieri comunali, professori dell'Università del Salento, esponenti politici e della società civile, presidenti di associazioni. Queste le firme a calce della lettera che chiede al sindaco di Lecce Paolo Perrone di negare l'autorizzazione per qualsiasi manifestazione pubblica a CasaPound.
A Lecce, per il mese di settembre, è previsto il raduno nazionale dell'organizzazione e la richiesta, giunta oggi sia a Perrone che agli altri sindaci della provincia di Lecce, pone l'accento su quella che sarebbe la vera natura di CasaPound.
Ecco il testo integrale della lettera:
Egregio sindaco di Lecce
Per riaffermare una cultura della democrazia
L’organizzazione CasaPound è un’organizzazione d’ispirazione dichiaratamente fascista e di stampo xenofobo, violento, razzista ed eversivo.
Interesse di questa organizzazione non è, nell’imperante crisi che il nostro paese sta vivendo, crisi sociale, politica, culturale, ideologica, agire il conflitto, intercettarlo e incanalarlo proattivamente per la soluzione di criticità e l’individuazione di forme di welfare alternative, ma utilizzare il malcontento e la rabbia per diffondere le leggi dell’annientamento e della sopraffazione, utilizzare facili populismi che trovano terreno fertile in una situazione di tagli, aumenti di tasse, licenziamenti e fallimenti, personali e collettivi, per alimentare e diffondere la paura e una pericolosa chiave di lettura che propone l’immigrato, il diverso, come il responsabile delle proprie insicurezze; quel diverso che così facilmente diventa il capro espiatorio ideale, vittima di oppressione e repressione, personalizzazione di responsabilità che la negazione dell’autodeterminazione non risolverà certamente.
Dai rastrellamenti, le rappresaglie, le deportazioni e uccisioni di ieri fino alle aggressioni, gli accoltellamenti squadristi, gli assalti armati agli spazi sociali di oggi, il risultato della presenza dei neo fascisti e neo nazisti in città ha la stessa preoccupante e inaccettabile prospettiva. Fascismo e nazismo anche oggi vogliono dire odio nei confronti del diverso per fomentare guerra tra poveri, negazione delle libertà, individuali e collettive.
Dal 2002 ad oggi l’organizzazione dei “fascisti del nuovo millennio” ha implementato le proprie attività raggranellando sostenitori e socializzando exploit violenti. Mimetizzati, sono scesi nelle strade intercettando strati sociali diversi, aiutati dall’indifferenza imperante. Negli ultimi anni la spirale di violenza di matrice fascista cresce esponenzialmente su tutto il territorio italiano, indiscriminatamente nelle piccole come nelle grandi città. Dal 2008 al 2010 nella sola capitale gli episodi di aggressioni violente a militanti ed esponenti d...
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